Dichiarazione del consigliere comunale di Catanzaro Eugenio Riccio: 

"Se non c'è alcun dubbio che la politica regionale calabrese abbia necessità di rigenerarsi, come dimostrano le recenti inchieste della magistratura che inchiodano un ceto politico che spesso pare trovare affinità elettive con la 'Ndrangheta, ogni tanto capita che qualcuno dimostri, seppure a mani nude, di saper combattere la "massomafia" con i fatti invece che con roboanti e isolati proclami che in genere rimangono lettera morta. 

È il caso dell'assessore regionale all'Ambiente Sergio De Caprio che, nei giorni scorsi, ha avuto il coraggio – cosa mai mancata nella sua vita, come dimostra la sua storia personale – di bloccare le autorizzazioni per gli impianti eolici e gli elettrodotti in Calabria. 

Ai calabresi più attenti e perbene, infatti, non sfugge che proprio sul fronte dell'eolico (anche in questo caso alcune inchieste giudiziarie sono eloquenti) si sono creati negli ultimi anni interessi miliardari tra settori della 'Ndrangheta, della politica regionale e nazionale e anime "nere" della burocrazia. 

Oltre a questo, c'è da ricordare il triste primato di chi negli ultimi anni ha "sgovernato" la nostra regione, con leggi ad hoc, favorendo interessi mafiosi e ndranghetistici e svendendo il futuro e gli interessi di nuove generazioni di calabresi consegnandosi armi e bagagli al malaffare. 

Quindi ora non resta che aspettare cosa faranno le "elite" che saranno chiamate a governare la Calabria nei prossimi anni: la mossa di De Caprio è la base di partenza, a mio avviso, perché ha assestato un colpo importante alla "massomafia" locale.  Chi avrà il compito di dare seguito a questa fondamentale azione anti-mafia dovrà continuare a battere questa strada magari lavorando a nuove leggi regionali tipo un apposito Piano energetico regionale che tenga conto esclusivamente degli interessi dei calabresi, quelli perbene,  o con l'adeguamento delle norme calabresi sul paesaggio  a quelle nazionali per evitare gli "scempi" che oggi purtroppo sono sotto gli occhi di tutti. 

Il paesaggio è uno dei beni più importanti che ci è stato lasciato in dote dai nostri antenati e che noi lasceremo ai nostri figli e nipoti. Continuare a deturparlo, con un danno cui si aggiunge la beffa delle royalties regalate alle multinazionali o alla criminalità invece di beneficiare gli enti locali e quindi i cittadini, sarebbe la peggiore cartolina per il futuro".