Lascia perplessi per forma e contenuto la nota di replica attribuita al sindaco di CROTONE, Vincenzo VOCE, circa la sua assenza all'incontro con tutti i SIndaci della Sibaritide e del Crotoniate finalizzata ad accelerare l'iter per la realizzazione della tratta Sibari-Crotone della statale 106 jonica a quattro corsie. Il comitato, in attesa delle motivazioni ufficiali, stigmatizzava l'assenza del Sindaco della città Pitagorica o di una sua Rappresentanza. E, nelle ultime ore, è pervenuta la ragione ufficiale, qui di seguito riportata su una testata giornalistica Online, ed attribuita al sindaco Voce: «Ero impegnato, avevo dei problemi e non sono potuto andare. Poi se qualcuno vuole strumentalizzare questa mia mancanza lo faccia pure non mi interessa. Sto seguendo il problema della 106, e ho anche fatto un paio d'incontri, con il Mit, Anas e con l'onorevole Barbuto,  cose concrete».— In sole 46 parole il Sindaco, più che rispondere a Noi, bolla come inutile l'incontro dei Sindaci dell'Arco Jonico, sostenendo invece che le sue azioni sull'argomento 106 sono "concrete". Quasi come a dire che i suoi Colleghi, i Presidenti di due Provincie, e il responsabile della mobilità della Provincia di Crotone, avessero del tempo da perdere in futilità. Inoltre chiarisce la sua impossibilità a partecipare, ma glissa sul fatto che avrebbe potuto delegare qualche Rappresentante dell'Amministrazione come anche altri comuni hanno fatto.



Non amiamo le polemiche, il ruolo civico del nostro movimento induce il comitato Magna Graecia a una visione di progettazione costruttiva. Non possiamo prenderci il lusso di dividerci, soprattutto la massa istituzionale deve aggregarsi e fare fronte comune nell'interesse esclusivo della comunità. E battersi affinché si ridia dignità all'intero Arco Jonico Magnograeco. Lo stesso progetto che l'attuale Sindaco in un primo momento sposava ma che, non è dato sapere per quale recondito motivo, successivamente abbandonava. La forza delle idee e degli individui si dimostra quando si è nei luoghi istituzionali decisionali, averlo fatto quando si era alla ricerca di consenso è quanto di più politicamente subdolo si possa praticare. Ci auguriamo, nell'interesse di tutta la comunità jonica che il sindaco Voce possa ravvedersi, altrimenti non gli resterà che continuare a mendicare alla corte del capoluogo catanzarese, né più né meno di quanto hanno saputo fare i suoi predecessori, da Voce stesso avversati.