Roy Biasi annuncia quindi l'avvio di un lavoro paziente ma intenso di consultazione di tutti gli amministratori locali del Sud Italia, al fine di costruire una piattaforma programmatica completa che - spiega - «porterò all'attenzione del partito a livello nazionale. Se il Sud non riparte l'Italia non riparte. Siamo il primo mercato per le produzioni dell'industria manifatturiera del Nord del Paese, e il nostro sviluppo sostenibile può contribuire a garantire quei punti di Pil che servono all'Italia per uscire dalla crisi e per saldare i debiti che stiamo continuando a contrarre. Non lo dico da tifoso del Sud, ma da amministratore locale coscienzioso: se si scatena l'enorme potenziale di cui il Mezzogiorno dispone ad ogni livello, dall'agricoltura all'artigianato, dal turismo alla cultura, dalla produzione di energia pulita alla massima valorizzazione delle immense risorse identitarie, tutta l'Italia potrà beneficiarne riprendendosi quel ruolo di guida dell'Europa che le spetta». «Agli amministratori del Sud Italia – conclude Biasi – proporrò una base di ragionamento che parte da alcuni pilastri di fondo politico-culturali e ideali. Con il contributo di tutti costruiremo una piattaforma programmatica concreta che sottoporremo all'attenzione di Matteo Salvini. Lo faremo con la passione e l'entusiasmo che caratterizza la gente del Sud».
Roy Biasi annuncia quindi l'avvio di un lavoro paziente ma intenso di consultazione di tutti gli amministratori locali del Sud Italia, al fine di costruire una piattaforma programmatica completa che - spiega - «porterò all'attenzione del partito a livello nazionale. Se il Sud non riparte l'Italia non riparte. Siamo il primo mercato per le produzioni dell'industria manifatturiera del Nord del Paese, e il nostro sviluppo sostenibile può contribuire a garantire quei punti di Pil che servono all'Italia per uscire dalla crisi e per saldare i debiti che stiamo continuando a contrarre. Non lo dico da tifoso del Sud, ma da amministratore locale coscienzioso: se si scatena l'enorme potenziale di cui il Mezzogiorno dispone ad ogni livello, dall'agricoltura all'artigianato, dal turismo alla cultura, dalla produzione di energia pulita alla massima valorizzazione delle immense risorse identitarie, tutta l'Italia potrà beneficiarne riprendendosi quel ruolo di guida dell'Europa che le spetta». «Agli amministratori del Sud Italia – conclude Biasi – proporrò una base di ragionamento che parte da alcuni pilastri di fondo politico-culturali e ideali. Con il contributo di tutti costruiremo una piattaforma programmatica concreta che sottoporremo all'attenzione di Matteo Salvini. Lo faremo con la passione e l'entusiasmo che caratterizza la gente del Sud».