"L'indagine che ha visto coinvolto il Presidente di Confagricoltura Calabria, Alberto Statti, e la sua azienda è un paradigma di come, negli affari penali di questo paese, un avviso di garanzia non debba mai essere considerato un'anticipata sentenza di condanna. Tant'è che sono stati gli stessi inquirenti che avevano avviato l'indagine a chiederne alla fine la piena assoluzione per mancanza di fatti integranti reato.
Rete Civica non può che rallegrarsene, dando atto ai magistrati di aver dimostrato nella vicenda grande onestà intellettuale e rigore professionale.
E ne coglie spunto, riguardo ai temi principali della propria attività , per stimolare gli inquirenti lametini a continuare a tenere alta l'attenzione anche sui reati ambientali che interessano il nostro circondario, a partire dai ricorrenti problemi di inquinamento del nostro mare, per seguire con gli sversamenti incontrollati, gli incendi di rifiuti e pneumatici, le discariche abusive, e finire con la grave decisione di riaprire la prima discarica di località Stretto ormai chiusa da tempo, che la Regione, riaprendola, rischia di trasformare in una bomba ecologica e in un concretissimo vettore di gravi danni alla salute dei cittadini.