"Le opposizioni cittadine continuano ad elargire a piene mani analisi e consigli al sindaco Abramo e alla sua amministrazione, ma lo fanno nel comodo anonimato delle generiche note 'senza volto'. Continuano a nascondersi dietro delle sigle impersonali tracciando analisi politiche intrise di tanta saccenza e permeate di scarsa verità". E' quanto afferma il capogruppo comunale di "Catanzaro con Abramo", Giuseppe Pisano.
"L'indagine di Open Polis ci offre dei dati che disegnano un quadro chiaro e definito: l'ultimo strumento che la Politica e le Istituzioni hanno in mani per riconsegnare la democrazia al Sud è l'equa distribuzione della ricchezza. Solo superando il divario tra nord e sud può dare una risoluzione alla questione irrisolta della questione meridionale e aprire una nuova fase. Un sindaco che riesce a coinvolgere altre istituzioni mettendo in risalto i torti subiti a discapito degli enti e dei territori, ma che soprattutto nel bene e nel male con la sua maggioranza ci mette la faccia (solo alcuni per carità) merita rispetto. Sergio Abramo lascia in eredità al suo successore una prospettiva amministrativa di tutto rispetto senza problemi finanziari – afferma ancora il capogruppo di "Catanzaro con Abramo". E consegna ai consiglieri regionali, ai parlamentari e al nuovo governatore un modello universale di Finanza Pubblica da attuare nell'unico interesse della costruzione di una comunità, dallo spirito saldo e unitario. Le critiche vanno bene se ampliano il dibattito, ma soprattutto se conosci l'identità dei tuoi interlocutori, e a noi a quanto pare – dalle parti del centrosinistra – ci è dato conoscere solo Fiorita. Per superare questa drammatica situazione di stallo che rischia di compromettere il futuro delle giovani generazioni e cancellare la storia di quanti hanno lavorato e sacrificato le proprie vite per il nostro Paese serve l'impegno di tutti, a partire dalla mobilitazione degli esponenti della nostra coalizione al governo della città: ancora una volta ai miei colleghi chiedo una imprescindibile unità. Serve unità e responsabilità: la chiedo sia a quelli delegati con accordi politici che a quelli 'defenestrati' dai loro atteggiamenti poco lungimiranti. Ma soprattutto lo chiedo ai consiglieri portatori di voti, capaci di calamitare consensi, quelli che mancano di politica ma non mancano in campagna elettorale, che ad ogni appuntamento si fanno trovare pronti e contrattualmente esperti".