MAIDA – 27 OTTOBRE 2021. In merito alla recente nota apparsa sulla stampa con la quale viene sottolineato il "no" del Comune di Lamezia Terme al progetto che prevede la costruzione di un impianto fotovoltaico a S.Eufemia loc. Ficarella, interviene il Comune di Maida. Il sindaco Salvaore Paone, infatti, ha scritto alla Regione Calabria Dipartimento Ambiente e per conoscenza allo stesso comune di Lamezia Terme e alla società Uhb Solar Italia.
In particolare Paone ricorda come alla prima conferenza dei servizi dello scorso 14 ottobre, a cui avrebbero dovuto partecipare tutte le amministrazioni competenti o comunque interessate al rilascio del provvedimento e dei titoli ambientali richiesti dalla legge, non è stato invitato il comune di Maida il quale, notoriamente, da epoche remote, vanta diritti collettivi sul territorio oggetto del progetto.
In particolare nella nota si sottolinea che con la sentenza n. 6/2017 del Commissario per gli usi civici della Calabria, confermata dalla sentenza della corte di Appello di Roma n. 6788/2020, è stata riconosciuta e dichiarata la natura di demanio di uso civico delle particelle n. 6 e 29 del foglio 38 del comune di Lamezia Terme sez. C. sulle quali risulta, in parte, svilupparsi l'impianto in questione.
Poiché le zone gravate da usi civici, per il loro interesse paesaggistico, sono sottoposte alle disposizioni per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale, nessun progetto può essere autorizzato senza il consenso del comune titolare del diritto.
Si precisa, inoltre, che il Comune di Maida, essendo stato riconosciuto titolare del demanio sulle particelle interessate, sta provvedendo alla volturazione delle stesse in testa all'Ente.
Alla luce di tutto ciò, il primo cittadino invita il dipartimento regionale a sospendere ogni procedimento di rilascio di autorizzazioni per la realizzazione dell' impianto fotovoltaico e a inserire immediatamente il comune di Maida nell'elenco dei soggetti aventi titolo a partecipare ad eventuale futura conferenza di servizi. Ciò al fine di consentire all'Ente di esprimere le proprie valutazioni e far valere i propri diritti.